Ducati ha svelato i dettagli tecnici del prototipo V21L, la prima moto elettrica della Casa di Borgo Panigale. Il progetto nasce dalla stretta collaborazione tra il reparto R&D e Ducati Corse: il frutto del lavoro porta alla realizzazione di una moto a zero emissioni che integra soluzioni tecniche mai adottate prima per quanto riguarda inverte, motore e pacco batteria.
La fase di sviluppo procede a vele spiegato verso il 2023: per quell’anno, infatti, Ducati sarà il fornitore unico della Fim MotoE World Cup. L’azienda italiana avrà 18 moto in pista in ogni gara del fine settimana nel campionato mondiale dedicato alle due ruote elettriche.
V21L: la prima Ducati elettrica
La prima moto elettrica Ducati è identificata con la sigla V21L: il prototipo ha una rilevanza strategia per la Casa di Borgo Panigale che nel mese di giugno ha svelato le nuove e-bike pieghevoli Scrambler. Il prototipo consente all’azienda di sviluppare competenze per il proprio futuro, mantenendo lo stesso approccio che da sempre alimenta il DNA delle rosse Ducati. Come sempre quando si parla di Ducati, vengono sperimentate soluzioni tecnologiche nel mondo delle competizioni, lavorando affinché tutto lo sviluppo possa poi approdare sulle moto destinate a tutti i “Ducatisti” in giro per il mondo.
Il prototipo MotoE è il frutto del lavoro svolto da una squadra che ha visto collaborare i progettisti di Ducati e di Ducati Corse, creando uno straordinario e vincente mix di competenze. Per realizzare la moto elettrica è stato seguito lo stesso procedimento che viene abitualmente adottato sulle moto di produzione, attraverso una stretta collaborazione tra tutti i membri del team.
In tutto il percorso è stato fondamentale il continuo confronto tra le persone che hanno composto il team di sviluppo: l’R&D Ducati si è occupato delle attività di Project Management, della progettazione e delle simulazioni sul powertrain elettrico. Il Centro Stile Ducati ha curato il design della Moto E, mentre Ducati Corse ha lavorato sull’elettronica, sulle strategie di controllo e gestione del veicolo elettrico, sulle simulazioni di aerodinamica e sui processi di assemblaggio, di acquisizione dei dati e dei primi test in pista della Ducati elettrica.
La MotoE è stata provata in pista anche da Stefano Domenicali, il CEO Ducati che ha commentato così la sua esperienza: “ho avuto la straordinaria possibilità di guidare la Ducati MotoE in pista e mi sono reso immediatamente conto di star vivendo un momento storico – le parole di Domenicali riportate dal sito ufficiale di Ducati – Appena mi sono seduto sulla moto ho realizzato la qualità del lavoro svolto dal team e nel momento in cui sono rientrato nel box ho sentito un grande senso di orgoglio per quello che ancora una volta siamo stati capaci di creare”.
Le caratteristiche del prototipo MotoE Ducati
La prima moto elettrica Ducati, azienda che ha presentato da poco la nuova Streetfighter, la naked sportiva dal carattere unico, presenta un pacco batteria caratterizzato da una sagoma specificatamente pensata per seguire il naturale andamento della zona centrale della moto. Il peso del pacco batteria è di 110 kg e la capacità è di 18 kWh , con una presa di ricarica da 20 kW integrata nel codone.
Fonte: Ufficio Stampa DucatiIl prototipo della prima Ducati elettrica.
Il motore pesa 21 kg e ha un regime di rotazione massimo di 18.000 giri: è stato sviluppato da un partner seguendo le specifiche tecniche fornite da Ducati. L’inverter è un’unità derivata da un modello ad alter performance impiegato nelle competizioni automobilistiche per mezzi elettrici: l’intero sistema si basa su una tensione di 800V per massimizzare il rendimento del powertrain elettrico, le prestazioni e l’autonomia.